L’iperico (Hypericum perforatum) è una pianta interessante e da conoscere, a mio parere, quando si vuole prendere in carico un paziente affetto da Fibromialgia, poiché spesso i farmaci convenzionali causano effetti indesiderati che inducono ad abbandonare il trattamento.
Alcune persone, inoltre, non gradiscono affatto farmaci di sintesi e ne fanno volentieri a meno finché non è strettamente necessario.
Nell’ambito dell’espressione della Sindrome fibromialgica può manifestarsi anche la depressione che può anche essere reattiva al dolore cronico e all’invalidità, purtroppo ancora non riconosciuta dallo Stato italiano, che la Fibromialgia causa.
L’iperico è considerato un efficace fitofarmaco per la cura della depressione di intensità da lieve a moderata e può rivelarsi uno strumento estremamente utile in numerosi casi, probabilmente non solo per la depressione.
L’effetto antidepressivo è dovuto all’azione farmacologica sul metabolismo della serotonina e della noradrenalina, i medesimi neurotrasmettitori sui quali agiscono i farmaci duloxetina e venlafaxina, presenti nelle linee guida per il trattamento della Fibromialgia.
Questi neurotrasmettitori sono coinvolti anche nella regolazione del sonno e nella modulazione del dolore: alcune ricerche suggeriscono infatti il potenziale antidolorifico dell’iperico, che sarà approfondito attraverso ulteriori studi.
L’iperico è in grado di agire anche sulla dopamina, coinvolta nella sindrome delle gambe senza riposo, che può essere associata alla sindrome fibromialgica.
Certamente, si tratta di un fitoterapico da maneggiare con cura poiché interagisce con farmaci e terapie ormonali, ma rientra nel ventaglio di scelta terapeutica che tanto più è vasto, tanto più ha probabilità di risultare efficace.
Dr. Michele Gardarelli
Medico Chirurgo, Medicina Integrata
Associazione Scientifica Fibromialgia
Comitato scientifico CFU-Italia odv (Comitato Fibromialgici Uniti)
Referente Terapie Integrate A.N.D.O.S. odv (Assoc. Naz. Donne Operate al Seno) di Ancona