Fibromialgia, sonno e bevande eccitanti (tè, caffè e cioccolato)
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Uno dei sintomi distintivi della fibromialgia è sicuramente legato al sonno: i pazienti manifestano disturbi che, a lungo andare, possono essere invalidanti.

Solitamente, il fibromialgico non ha problemi ad addormentarsi, ma la fase profonda del sonno è spesso disturbata o non perfettamente raggiunta.
Il sonno che ne deriva può essere leggero e/o presentare risvegli notturni.
A volte, al sonno disturbato, si associano altri problemi, quali le apnee o la cosiddetta “sindrome delle gambe senza riposo”, determinando una riduzione significativa della qualità del riposo notturno: ne consegue che il paziente mostra stanchezza già dal mattino.
La ricerca scientifica ha rilevato che il mancato raggiungimento della fase profonda o la ripetuta interruzione di essa può alterare diverse funzioni del corpo e può influenzare la percezione del dolore.
Si innesca un circolo vizioso, poiché la mancanza di un sonno ristoratore conduce il paziente ad essere più stanco, quindi incapace ad esercitare le normali attività quotidiane, con conseguente senso di frustrazione ed inadeguatezza.

Al soggetto fibromialgico è sconsigliato il consumo di tè (ad eccezione del tè verde), caffè e cioccolato poiché contengono caffeina, una sostanza eccitante che potrebbe interferire ulteriormente con il sonno.
Infatti, potrebbe anche rendere difficile l’addormentamento, in quanto impedisce al soggetto di rilassarsi.
Inoltre, il consumo regolare di caffeina determina una diminuzione della produzione di serotonina, neurotrasmettitore importantissimo già carente nel paziente fibromialgico.

Un capitolo a parte riguarda il tè verde, in quanto è ricco di polifenoli, acido folico e teanina, composti antiossidanti che, contrastando lo stato infiammatorio, migliorano l’umore e determinano una percezione del dolore meno severa.

 

Team Nutrizione Associazione Scientifica Fibromialgia
Dott.ssa Edy Virgili
Dott.ssa Laura Calza
Dott.ssa Federica Calcagnoli

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