Fibromialgia e disturbi del sonno
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Sono più stanca di quando sono andata a dormire”, “Mi sembra di non aver affatto dormito” :

queste sono frasi ripetute molto frequentemente da persone affette da Fibromialgia.
I disturbi del sonno sono talmente frequenti e caratterizzanti per la Sindrome fibromialgica, da rientrare nei criteri diagnostici: è molto raro che un fibromialgico dorma bene. Ed è praticamente impossibile sentirsi in forze durante il giorno se si è dormito male.
Ad una notte difficile, probabilmente seguirà un giorno difficile. Ecco perché dico spesso alle persone che visito “questa notte deve iniziare a dormire bene” e prescrivo farmaci di sintesi, cannabinoidi o farmaci naturali affinché il sonno migliori il più rapidamente possibile.
Contemporaneamente viene impostato un programma multidisciplinare e integrato finalizzato al miglioramento sempre maggiore e progressivo della qualità di vita, nel quale è previsto il minor utilizzo possibile di farmaci convenzionali.

A mio parere, il quid in più dell’approccio previsto dalla Medicina Integrata che utilizzo, è costituito dal fatto che, anche quando si prescrivono farmaci che possono causare effetti indesiderati, oltre che terapeutici, questi sono sempre accompagnati da integratori o fitofarmaci (derivanti da piante), che non solo migliorano essi stessi la qualità di vita ma riducono anche la tossicità dei preparati chimici.

Ciò che caratterizza il sonno del paziente fibromialgico è la “anomalia alfa-delta”: appena viene raggiunto il sonno “profondo” (caratterizzato da onde delta all’elettroencefalogramma) si ha un brusco ritorno verso il sonno “superficiale” (caratterizzato da onde alfa).
La carenza di sonno profondo, grazie al quale i muscoli si rilassano e recuperano la stanchezza accumulata durante il giorno, contribuisce all’insorgenza di molti sintomi della Sindrome fibromialgica come la stanchezza.
La causa di questo fenomeno è da ricercarsi principalmente nella disfunzione del Sistema Nervoso Centrale, in cui il funzionamento di alcuni neurotrasmettitori è alterato: ciò alimenta tutti i sintomi di questa sindrome.

La mancanza di sonno ristoratore contribuisce ad innescare l’astenia che porta con sé anche la depressione: chiunque, più o meno, si deprimerebbe se si sentisse talmente stanco da non poter fare fronte alle usuali attività quotidiane.
È importante quindi interrompere al più presto questo circolo vizioso al fine di cominciare a risalire la china, spesso dopo anni di sofferenza, non compresa.
Non è raro infatti che al fibromialgico sia stato detto soltanto

“non dormi perché sei esaurito e ansioso”.

In realtà oggi sappiamo che la Fibromialgia è la terza malattia reumatica per diffusione e che interessa anche il Sistema Nervoso, pertanto come tale dovrebbe essere approcciata.


Dr. Michele Gardarelli

Medico Chirurgo
Vicepresidente Associazione Scientifica Fibromialgia
Membro del Comitato tecnico scientifico Comitato Fibromialgici Uniti e del Gruppo di lavoro ASUR su Fibromialgia e MCS
Referente Terapie integrate A.N.D.O.S. odv (Assoc. Naz. Donne Operate al Seno) Comitato di Ancona
Coordinatore Comitato scientifico del Comitato Pazienti Cannabis Medica

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