Fibromialgia e diete “Veg”
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Tra i regimi alimentari proposti negli ultimi anni sicuramente di spicco è la dieta “veg” (vegetariana o vegana), seguita sia per gli effetti sulla salute (38,5%) sia per scelta etica (14,1%).

Una dieta povera di alimenti di origine animale può garantire dal punto di vista nutritivo diversi vantaggi:

1. minore assunzione di tossine di origine ambientale, più abbondanti nella carne e nei prodotti animali in quanto si accumulano lungo la catena alimentare;
2. minor rischio di patologie legate al consumo eccessivo di grassi saturi;
3. maggiore presenza di fibre, che hanno effetti positivi sulla funzionalità intestinale e prevengono molte patologie (dall’obesità ai tumori); maggiore presenza di vitamine e sali minerali utili; 4. maggiore presenza di sostanze antiossidanti e protettive.

Tuttavia, è importante considerare il rischio di alcune carenze micro e macronutrizionali che, a lungo andare, potrebbero compromettere lo stato di salute.

Una certa attenzione va prestata sicuramente all’assunzione di vitamina B12, abbondante nei cibi di origine animale, la cui carenza potrebbe comportare un aumentato livello di omocisteina nel plasma e, quindi, aumentato rischio di malattie cardiovascolari.

Similmente si consiglia di controllare periodicamente ed eventualmente supplementare anche la vitamina D, importante sia per la fissazione del calcio nelle ossa ma anche per la funzionalità del sistema immunitario, così pure ferro, calcio e zinco.

Volendo scegliere un regime “veg”, specie in presenza di patologie su base infiammatoria, come la fibromialgia, è utile valutare l’integrazione di omega 3, acidi grassi polinsaturi essenziali ad azione antiinfiammatoria.
Nei pazienti fibromialgiaci con comorbidità intestinali (circa il 70%), diete tanto ricche in fibre, come quella vegetariana e vegana, potrebbero peggiorare gonfiore, irregolarità dell’alvo, dolore e tensione addominale.

Ecco, dunque, fondamentale la supervisione di un professionista che imposti il piano alimentare “veg” individualizzato e suggerisca l’integrazione affinché vengano raggiunti giornalmente i livelli di assunzione di macro e micronutrienti consigliati dalle linee guida nazionali.

Bibliografia:
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Team Nutrizione Associazione Scientifica Fibromialgia
Dott.ssa Edy Virgili
Dott.ssa Laura Calza
Dott.ssa Federica Calcagnoli

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