Nell’inverno del 2019 si è presentato all’attenzione mondiale un nuovo Coronavirus, denominato SARS-Cov-2, il quale determina, in gran parte, infezioni asintomatiche ma può causare anche la patologia COVID-19. Sono in corso studi per valutare l’impatto di COVID-19 sulle persone già affette da patologie croniche come la Fibromialgia.
Innanzitutto, le persone affette da FIBROMIALGIA PRIMARIA, ossia NON concomitante a patologie, ad esempio reumatiche, che richiedono terapie a base di corticosteroidi e immunosoppressori, ad oggi, NON sono considerate più a rischio di COVID-19.
Quando la Sindrome fibromialgica è SECONDARIA o CONCOMITANTE a patologie che richiedono l’ utilizzo di farmaci che determinano un parziale “spegnimento” del Sistema Immunitario, è opportuno che il soggetto faccia più attenzione poiché l’efficienza della risposta immunitaria al SARS-Cov-2 potrebbe essere inferiore.
Nella mia esperienza e in base ad alcuni dati scientifici, quando le persone affette da Fibromialgia, manifestano anche la patologia COVID-19, possono, A VOLTE, andare incontro ad un incremento dei sintomi come astenia, insonnia, disturbi gastrointestinali e dolore diffuso: ciò richiede che il medico sia piuttosto presente in questa fase delicata e guidi la persona, prescrivendo i farmaci e gli integratori più adeguati.
La causa dell’aumento dell’intensità dei sintomi potrebbe essere costituita dal fatto che uno dei fattori scatenanti della Sindrome fibromialgica può essere proprio una infezione virale, dunque sono in corso studi per valutare anche se la sua INCIDENZA è aumentata dopo la comparsa di questo nuovo virus.
Sempre più dati scientifici, infine, mettono in evidenza che alcuni approcci di MEDICINA INTEGRATA, spesso utilizzati nell’ ambito della terapia della Fibromialgia, possono o potrebbero essere utili anche nella gestione di COVID-19.
Ad esempio:
• Il Glutatione ha un’azione antiossidante, immunomodulante ed epatoprotettiva interessante per entrambi i quadri patologici.
• La Melatonina, spesso prescritta a pazienti fibromialgici per favorire il sonno, ha anche un’azione immunomodulante che potrebbe risultare utile anche in corso di infezione virale.
Dr. Michele Gardarelli
Medico Chirurgo, Medicina Integrata
Associazione Scientifica Fibromialgia
Comitato scientifico CFU-Italia odv (Comitato Fibromialgici Uniti)
Referente Terapie Integrate A.N.D.O.S. odv (Assoc. Naz. Donne Operate al Seno) di Ancona