Quante volte, per la fibromialgia, non ti sei sentito davvero capito e compreso nella tua condizione?
Spesso le risposte di tanti medici a cui ti sei rivolto sono state: “Io non ci credo alla Fibromialgia…”.
Ci si sente quindi soli e abbandonati nel vivere una cronicità di dolore senza tregua che affligge il corpo, la psiche e l’anima.
E allora la domanda di oggi è:
“Quanto nella sofferenza e nella solitudine della tua malattia hai trovato sollievo e conforto nella preghiera meditativa profonda?
Ovvero in quell’incontro intimo e sentito in cui ci si affida ad un DIO UNIVERSALE con fiducia e speranza?”
Ascoltiamo con attenzione e cura la tua esperienza.
Dr.ssa Nadia Chiaravalle, Dr Roberto Re
Team Psicologi Clinici
Associazione Scientifica Fibromialgia