Mi chiamo Edy Virgili, sono una biologa nutrizionista, specializzata in Scienza dell’Alimentazione, con tanti anni di studi di perfezionamento alle spalle e con un’esperienza ormai ventennale sulla nutrizione e la fitoterapia.
Tutto questo mi ha portato, negli ultimi anni, a diventare divulgatrice del sapere acquisito e docente in scuole, convegni e congressi.
Da quando ho iniziato il mio percorso in questo ambito ho sempre amato seguire l’applicazione della nutrizione alle malattie, ovvero come le malattie originino da una dieta scorretta e come modificando la dieta, introducendo il giusto fabbisogno di nutrienti sia dal punto qualitativo che quantitativo, si possano ottenere benefici nella gestione di una patologia.
Credo sinceramente che la nutrizione possa essere considerata a pieno titolo una terapia, da affiancare a tutte le altre adottate per curare nel migliore dei modi e, dove possibile, anche guarire il paziente.
Il mio approccio di gestione del paziente è di tipo integrato e funzionale, ovvero, in collaborazione con colleghi provenienti da diverse formazioni (medici, psicologi, osteopatici, ecc…) cerco di curare il mio paziente in modo personalizzato nell’insieme di corpo, psiche e anima.
Del resto un’emozione da orgine da un neurotrasmettitore che altro non è che una proteina, che si origina a suo volta da quello che si mangia.
Ma la mia visione è ancora più complessa…
l’uomo non è solo, ma un ecosistema contenente trilioni di microorganismi che convivono con lui, che si cibano di ciò che l’uomo ingerisce e che per l’uomo producono molecole con un ruolo fondamentale nei sistemi immunitario, ormonale e nervoso.
Come possiamo pensare di curare l’uomo senza curare il suo microbiota?
Quindi ho approfondito negli ultimi anni questo affascinante, ma ancora poco conosciuto, settore, sperando di poter gestire nel miglior modo possibile le persone che si rivolgono a me, avvalendomi anche di strumenti come il test del microbiota e altre tecniche volte al reset intestinale.
In particolare i settori che seguo più da vicino sono la nutrizione nella gestione delle malattie oncologiche, nelle malattie gastroenteriche, nelle malattie autoimmuni e nella fibromialgia.
Quest’ultima purtroppo è sempre più presente nella società moderna ed innumerevoli sono gli studi che la correlano con carenze nutrizionali (di amminoacidi, vitamine e sali minerali), con dismetabolismi (diabete, dislipidemie, obesità, ecc…), ma soprattutto con disbiosi ed infiammazione intestinale e ritorniamo quindi al nostro microbiota… già perché l’infiammazione si genera dalla disbiosi, ovvero dall’alterazione delle specie microbiche presenti nell’intestino.
Dopo tanti anni, posso affermare che quasi tutti i fibromialgici sono affetti da problemi gastroenterici e che con una dieta mirata migliorano.
Purtroppo più vado avanti nel mio percorso e più questo mi sembra lungo, infinito direi… morirò con la consapevolezza di essere ignorante, nonostante una vita passata a studiare…
L’unica consolazione è che negli ultimi anni la scienza sta facendo passi da gigante e sicuramente quando morirò avrò capito tante cose che oggi ancora ignoro.
Maggiori informazioni su: edyvirgili.it